La musica accompagna da sempre gli studiosi. E gli studiosi suonano e cantano. Molte università hanno cori e orchestre, che rappresentano non solo luoghi di approfondimento della cultura musicale, ma anche luoghi di interazione ed integrazione interdisciplinare della comunità scientifica.
La nostra Università promuove una “Associazione Musicale degli Studenti Universitari del Piemonte”
http://www.unito.it/unitoWAR/appmanager/istituzionale/ateneo2?_nfpb=true&_pageLabel=fondazioni_consorzi_associazio6&id=878129
che opera in questa direzione. Eppure il coinvolgimento degli universitari nella vita musicale della città è superficiale, ed i rapporti con il Conservatorio sono sporadici. HackUniTO può rappresentare un importante terreno per i rilancio della cultura e delle attività musicali dell’Università.
E’ possibile pensare ad un “accompagnamento musicale” live dei lavori? A gruppi di studenti e docenti che suonano insieme nelle pause e nei corridoi?
Nello spirito della “Festa della Musica” che ha animato il centro storico torinese lo scorso autunno (http://www.festadellamusicatorino.it/).
E’ possibile coinvolgere il Conservatorio (un’istituzione divenuta universitaria per legge, ma che stenta ad esserelo davvero) in questo processo?
Pensiamoci…